Negli ultimi anni le attività di ricerca si sono concentrate soprattutto su felci e orchidee spontanee, ma anche su specie dunali e specie delle aree termali e dei travertini, con particolare riferimento
alla loro conservazione in situ/ex situ,
alla definizione di protocolli per la conservazione a lungo termine di spore e semi,
allo studio in vitro e in situ della capacità riproduttiva di specie rare o minacciate di estinzione,
alla definizione di protocolli di germinazione e riproduzione in vitro.
Felci
La Banca del Germoplasma della Tuscia è fra le poche strutture in Europa che si occupano della conservazione a lungo termine delle spore delle felci (ad oggi circa 150 accessioni) e della loro riproduzione in vitro. Fra le specie conservate ne ricordiamo alcune a rischio di estinzione, come:
Dryopteris tyrrhena Fraser-Jenk. & Reichst. (Felce tirrenica), rarissima specie mediterranea della famiglia Aspidiaceae, a rischio di estinzione sia in Italia che a livello mondiale. Questa specie vive in zone boscose o arbustive, su muretti a secco, anfratti e fessure delle rocce, preferibilmente silicee. In Italia è presente in Liguria, nell’Arcipelago Toscano (Elba, Capraia e Montecristo) ed in Sardegna.
Ophioglossum azoricum C. Presl (Ofioglosso delle Azzorre), piccola felce appartenente alla famiglia Ophioglossaceae, caratterizzata da una o due fronde verdi lanceolate e da una “spiga” che porta le spore.
È una specie gravemente minacciata di estinzione in Italia dove è presente solo all’interno della Riserva Selva del Lamone (Farnese, Viterbo).
Osmunda regalis L. (Felce regale, Felce florida), bellissima felce della famiglia Osmundaceae, caratterizzata da grandi fronde verdi, vistose ed eleganti e da “pannocchie” di fronde fertili che ogni anno producono migliaia di spore verdi. Cresce in torbiere, acquitrini, paludi, boschi umidi, ma è in regresso in gran parte d'Europa principalmente a causa della riduzione delle zone umide.
Orchidee
Dal 2008, la Banca del Germoplasma della Tuscia ha intrapreso molte attività e progetti per la conservazione delle orchidee spontanee, in particolar modo quelle minacciate di estinzione, e ad oggi sono conservate circa 200 accessioni di semi di oltre 60 specie di orchidee della flora italiana.
Fra le specie più importanti:
Anacamptis palustris (Jacq.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W.Chase (Orchidea di palude) è una specie di prati umidi, paludi e acquitrini salmastri, diffusa nel bacino del Mediterraneo ed in Europa centrale con un areale molto frammentato. È una specie minacciata di estinzione dalla progressiva riduzione ed alterazione del suo habitat.
Epipactis placentina Bongiorni & Grünanger (Elleborina piacentina) è una rara specie endemica dell'Europa centro-meridionale che vive in faggete e in boschi freschi. Minacciata di estinzione a livello mondiale, in Italia risulta a rischio soprattutto lungo la dorsale appenninica Nord Occidentale e nel Lazio.
Cypripedium calceolus L. (Scarpetta di Venere, Pianella della Madonna) è una specie ad ampia diffusione, dall’Europa all’Asia, presente in Italia in boschi umidi di latifoglie, conifere o faggete in tutto l’arco alpino e in tre piccole stazioni dell’Appennino abruzzese. Con i suoi fiori grandi e colorati, è sicuramente l’orchidea italiana più grande e più vistosa, tanto da renderla gravemente minacciata di estinzione nell’Italia centrale a causa della raccolta eccessiva.
Limodorum trabutianum Batt. (Fior di stecco), rara orchidea che cresce soprattutto in boschi aperti, cespuglieti e radure. In Italia è abbondante in Sardegna e sull'Isola di Pantelleria, mentre nell'Italia centrale sono presenti solo 5 piccole popolazioni, soggette a serie minacce.
Fra le specie conservate:
Asphodeline lutea (L.) Rchb., Santolina etrusca (Lacaita) Marchi & D'Amato e Sternbergia lutea (L.) Ker Gawl. ex Spreng.